Ma di questa decisione del Grozio tratterò più distesamente nel capo seguente.
(55) Quella mobilità, e variabilità de' doveri della beneficenza, unita all'abuso delle voci, e de' nomi dati alle virtù, e agli atti umani, han fatto credere ai moralisti, che non potesse trovarsi quella certezza nelle risoluzioni delle questioni morali, che incontrasi ne' problemi della geometria. Errore gravissimo tanto, quanto è universale. Non perchè un problema sia indeterminato sfugge dall'esser atto a risolversi. Si risolve con una equazion generale, anch'essa indeterminata, e composta di più ignote, che comprende tutti i casi. Questa a misura, che le ignote si determinano, e si fan note nelle particolari circostanze de' casi, si adatta a ciascuno, e gli risolve. Conveniva adunque meditar prima di quante ragioni indeterminate, e quindi ignote è composta ogni questione sulla beneficenza, e si sarebbe visto non esser più, che trè. Determinate questo è determinata, e definita ogni questione.
(56) Benefacta male collata malefacta arbitror. Ennio.
Una piacevole imagine di siffatta pazzia è D. Chisciotte, che per prodezza di quella sua cavalleria libera Ginès di Passamonte, e tutta la catena de' condannati in galera, ed immediatamente vien rubato, e bastonato da costoro.
(57) Deus est mortali juvare mortalem. Plin.
(58) Per coloro, che con geometrica precision d'idee vorranno meditare sulla natura de' doveri della beneficenza piacemi avvertire, che i gradi dell'ingiustizia delle cause della miseria in chi chiede il benefizio sono quantità, che possono talvolta oltrepassare ogni confine, quali sarebbero in chi riceve danno per quello stesso, per cui avrebbe dovuto ricever premio, o profitto.
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Grozio Benefacta Chisciotte Ginès Passamonte Deus
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