Se poi ha voluto dire, che non avendo quel Principe stipulato trattato ha men perfetto obbligo, ha detto malissimo; giacchè i trattati aggiungono solo forza a que' patti, e a quelle convenzioni che da spontanea volontà provengono: non ne aggiungono, nè possono aggiungerne a tutto quel, che dalla legge naturale deriva. E così un uomo è egualmente obbligato a non assassinar un altro o che glie l'abbia promesso, o che non abbia fatta mai tal promessa; nè si troverà chi dica, che quando non si è promesso divenga atto di sola beneficenza il non assassinare, e sia atto di giustizia solo quando vi è la promessa.
Ecco un piccolo saggio dell'immenso bujo volontario, in cui a forza di distinzioni scolastiche, di voci strane, e di idee non digerite è piaciuto ai giuristi, e ai moralisti moderni d'entrare per solo prurito di dare coll'oscurità fatica di studio, e di applicazione ad una scienza, la quale spogliata di queste superfluità di parole forse avrebbe potuta apparire non come uno studio difficile, e riservato a pochi, ma come una voce chiara, ed universale del cuore umano.
(74) Un solo esempio, non è gran tempo passato, ha avuto l'Europa d'un Sovrano, che con modi minacciosi richiese un altro, con cui era in pace, a dichiarare i suoi sentimenti sull'avvenire, e fu quest'atto riguardato come tanto indecente, ed offensivo, che la risposta altra non fu, se non che una somigliante domanda equivaleva alla dichiarazion d'una guerra, che fu in fatti subito cominciata.
(75) Tale fu la condizione, che nel trattato, che susseguì alla seconda guerra Punica i Romani imposero ai Cartaginesi di dover sempre restar neutrali, nè poter imprender guerra senza loro permesso.
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