Sono assai diversi questi confini. L'uomo può tutto legitimamente fare per respingere la certa offesa, che vede farglisi; non può con egual dritto far tutto per prevenirla, allorchè è dubbiosa ancora.
(84) Ut dixit Vibius Crispus in eum, qui quum loricatus in foro ambularet, prætendebat id se metu facere; quis tibi sic timere permisit? Quintil. lib. 8. c. 5.
(85) Cavendoque ne metuant homines, metuendos ultro se efficiunt; & injuriam a nobis repulsam, tamquam aut facere, aut pati necesse sit, injungimus aliis. Tit. Liv. Dec. I. lib. 3. c. 65.
(86) La razza degli uomini bianchi, comati, e barbuti non solo abita l'intiera Europa, ma la Turchia Asiatica, la Persia, la Tartaria Occidentale, e sopra tutto la Circassia, la Mingrelia, le Armenie, luoghi donde originariamente discende. Il resto dell'Asia quasi tutto è occupato dalla razza degli olivastri comati, ma di rada, e molle barba, che sparisce in tutto poi dal volto degli Americani provvenuti per quanto verisimilmente pare dalla Tartaria Orientale. L'Africa è in preda ai negri criniti, taluni de' quali han barba, i più ne son privi. Ma la razza bianca si distende oggi, ed occupa, e tiranneggia su quasi tutta la faccia della terra. Questa sublime, e ardimentosa razza fu dall'antichità chiamata razza di Japet, per tradizione conservatasene, ed attribuitagli l'invenzione del fuoco artifiziale, che è stata come la prima, così la più essenziale scoperta fatta dall'uomo a potersi innalzare su' bruti, e combatter con esso la ricalcitrante natura.
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