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      Ciò non avvertì il Barbeiraack nelle sue note al Puffendorf; che se lo avesse avvertito si sarebbe forse inclinato al sentimento del Gundling da lui con derisione citato, il quale stanco di tante logomachie non potè trattenersi dal concludere, qu'il ny a point de guerre offensive juste, a moins, qu'on ne joue sur les termes.
      Il Vattel s'inviluppa in assai più strane contradizioni. Chiama imprima difensive le sole guerre fatte per rispingere l'invasore, ed offensive le sole invasioni sù colui, con cui vivevasi in pace: ecco le sue parole celui qui prend les armes pour repousser un ennemi qui l'attaque fait une guerre defensive; celui qui prend les armes le premier, & attaque une nation qui vivait en paix avec lui fait une guerre offensive. Secondo questo discorso sarebbero tutte ingiuste le guerre offensive, tutte giuste le defensive, ed egli stesso lo confessa; ma immediatamente si scorda di queste definizioni, e dice, che può farsi la guerra offensiva contro una nazione per vendicare una ingiuria ricevutane. Ma chi faceva ingiuria non viveva in pace, nè in amicizia coll'ingiuriato. Siegue indi a dire esservi guerre difensive ingiuste quando si nega la giustizia; e si dimentica d'aver detto, che l'objet de la guerre defensive est simple, c'est la defense de soi même. Ma chi difende se stesso non viene con tal atto a negar la giustizia a veruno. Dice del pari esservi guerre offensive giuste qualora si fanno da chi è provocato. Ma chi è provocato non è il primo. Ecco in qual labirinto di contradizioni ha condotte le menti degli uomini, e de' giureconsulti una distinzione capricciosamente inventata, e definita.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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