Quamquam tamen deficiat aquæ pluviæ arcendæ actio, attamen opinor utilem actionem, vel interdictum mihi competere adversus vicinum si velim aggerem restituere in agro ejus, qui factus mihi quidem prodesse potest ipsi vero nihil nociturus est. Hæc æquitas suggerit, etsi jure deficiamur. Lo spirito di questa sola legge era sufficiente a decider tutta l'attuale questione. Basta, che il neutrale non offenda egli il suo vicino; non è obbligato ad accordargli il benefizio del transito alle di lui armate. Venir sul territorio altrui, ancorchè promettendo di non causar verun danno ad esso, può solo chiedersi per equità, non mai per dritto. Ma le Sovranità indipendenti non han tanto stretti obblighi d'equità, quanto i privati sudditi della stessa Sovranità ne han tra loro; nè vi è sù quelle un Pretore, che co' suoi interdetti le astringa a riguardarsi come individui d'una comune famiglia, e rendersi tra loro scambievolmente i doveri, e gli atti di beneficenza.
(222) Pag. 17. nella nota
(223) Pag. 16. e 17.
(224) Un mercatante, che accortamente profittando della penuria della merce, o dell'urgenza del mio bisogno ne alza il prezzo, fa il suo vantaggio sul mio incomodo, ma egli usa di sua ragione mettendo il prezzo, che vuole alla merce sua; non fa violenza, nè forza alla mia libera volontà; non attacca di fronte la sicurezza de' miei averi, e della mia proprietà, come fa il ladro: perciò quel guadagno è lecito, questo è abominevole. Basti aver ciò accennato: svilupperanno il resto i miei lettori.
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Sovranità Sovranità Pretore
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