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      Dig. de Reg. Jur. l. 41. Offenderebbe l'imparzialità se altrimenti facesse.
      (267) Nemo plus juris quam ipse habet in alium transferre potest. Dig. de Reg. Jur.
      (268) Ugon Grozio al lib. III. c. 4. §. 8. n. 2. ha accennata qualche cosa su questa importante questione, ma per la solita trascuraggine, con cui quanto riguarda i dritti, e gli obblighi de' neutrali è stato sempre finora trattato confonde il caso di truppe nemiche esistenti sul territorio d'un neutrale con quello di qualche privato, ed inerme suddito del nemico; confonde gli usi del mare con que' della terra, e confonde il vero dritto cogli esempj storici. Il Binckersoech al Cap. VIII. delle sue Questioni di dritto publico, nel quale imprende spezialmente a trattare an hostem liceat aggredi, vel persequi in amici territorio, vel portu fà di peggio, poichè comincia dallo stabilire indeterminatamente, che jure belli adversus hostem dumtaxat utimur in nostro, vel hostis, aut nullius teritorio, ed aggiunge sed in territorio utriusque amici, qui hostem agit agit & adversus Principem qui ibi imperat, & omnem vim a quocunque factam legibus coercet. Dietro ad una così indigesta teoria meschia decreti, ed editti de' suoi Stati generali, quasi questi fossero stati tanti simboli di fede, editti d'altri Sovrani, autorità di oscuri scrittori, fatti storici, violenze, e capricci umani, e s'impiccia, e si contraddice concludendo alla fine, che in mari terræ proximo vim quidem inchoare non licet, sed inchoatam licebit persequi dummodo castellis etiam hostem juvantibus parcamus.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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