Dico solo, che chi se la facesse accordare diverrà con quest'atto alleato di esso, checchè ne dica il Vattel, e i suoi seguaci [v. p. 119. e seg.]. Perciocchè se questa truppa riconosce altra potestà, e giurisdizione oltre a quella del suo natural Principe, già diviene ambiguo a chi essa si appartenga, e quindi riman perplesso l'animo dell'avversario sulla indifferenza, ed imparzialità del neutrale.
(337) Quod non ratione introductum, sed errore primum, deinde consuetudine obtentum est, in aliis similibus non obtinet. Dig. lib. I. tit. 3. l. 39.
(338) Implicherebbe ne' termini concedere l'ingresso ad una truppa, e richieder cosa, che ne producesse la distruzione.
(339) Eam esse imperandi vim, ut non aliter ratio constet quam si uni reddatur, Tacit. Ann. l. I.: e quindi a ragione andò in collera l'Imperator Tiberio, contro al Senato, che si era voluto meschiare a concedere grazie ai soldati gridando quid illi cum militibus? quid illi cum exercitu? parendogli, che non solo nelle cose di giustizia, ma ben anche le grazie non dovessero i militari attenderle da altri, che dal loro Generalissimo.
(340) Fino all'infima sentinella quando è al suo posto rappresenta essenzialmente il Sovrano, che val quanto dire la nazione intera, come è notissimo, e non controvertito da veruno.
(341) Perciò indubitatamente ogni truppa, che marciasse unita in corpo sotto i suoi uffiziali, e bandiere gode le stesse essenziali prerogative, ed esenzioni, che gode un ambasciatore, quantunque non se le accordino tutte le stesse onorificenze.
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