Lascisi questa impresa più ardua a chi abbia più ozio, più coraggio, e più voglia d'arrischiarsi di me.
(358) Il Volfio è stato tra tutti gli autori di dritto pubblico quegli, che più moderatamente abbia ragionato de' dritti della guerra, e se avesse con precisione ricercate, e sviluppate le conseguenze tutte derivanti dalle verissime teorie da lui stabilite, nulla mi avrebbe lasciato a dire, o a desiderare. Meritano d'esser perciò rapportate qui alcune delle sue dottrine. [§. 1190.] Qui bellum justum gerit, illi in bello licitum est, sine quo jus suum consequi nequit: quod vero ad hunc finem consequendum non fuit, illicitum est. Ed indi a poco [§. 1192.] siegue a dire sutbditos ejus, qui bellum injustum gerit, quamdiu ab omni vi abstinent, nec animum vim inferendi produnt, interficere, aut alio modo in corpus eorum sævire non licet, neque in bello captos vel sine conditione deditos licet interficere.
(359) Vedi s. pag. 22. nella nota.
(360) Horat. serm. lib. II.
(361) Il celebre Grozio ristringe quasi intieramente a questo tutto ciò, che nel capo XVII. del lib. III. egli dice de' neutrali. L'Einecio scrisse una erudita dissertazione De navibus ob vecturam vetitarum mercium commissis, nè d'altro si brigò. Anche il Binkersock de' soli commercj de' neutrali ragionò nelle sue Disputationes juris publici alla parte I. Finalmente l'Ubner scrisse solo De la saisie des batiments neutres, e lo stesso potrei dir d'altri giuspublicisti.
(362) È ben facile riconoscere nel trattato De mari libero del Grozio, e nelle opere del Binkersoek la passione, e la politica della republica Olandese, come nelle altre opere di molti giureconsulti Tedeschi quella delle città libere Anseatiche.
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