XXVI. ed in una parola quasi tutti gli altri, che lungo sarebbe l'enumerare.
(441) Se vi son restati in Europa paesi abbondanti di cavalli come l'Ungheria, la Polonia, l'Olstein, la Frisia, la Normandia, i Grigioni, il Polesine, la Puglia, l'Andalusia, non è tale la copia, che non sia esausta dal bisogno, che o la stessa loro nazione ed il Sovrano, o i convicini paesi anche in tempo di pace ne hanno. Perciò non può mai divenire intollerabile la privazione del commercio de' cavalli co' guerreggianti.
(442) Ecco l'enumerazione delle armi, che si trova nel suddetto Trattato de' Pirenei ripetuta sempre di poi ne' posteriori: toutes sortes d'armes a feu, & autres assortimens d'icelles, comme canons, mousquets, mortiers, petards, bombes, grenades, saucisses, cercles poissèz, affûts, fourchettes, bandoulieres, poudre, mêches, salpetre, balles, picques, epées, morions, casques, cuirasses, hallebardes, javelines, selles de cheval, fourreaux de pistolets, baudriers, & autres assortiments servants a l'usage de guerre. Or i morioni, gli elmi, le corazze, le alabarde, le picche, le chiaverine sono oggi disusate.
(443) E pur non è stato egli il solo a metter in campo [Lib. I. cap. X.] così lepida questione. Cita Petrino Belli de Re militari parte IX. n. 26 e 28., che sostenne non esser i foderi, arme di controbando, il Zuccheo de Jure Feciali parte II. sez. 8. quest. 9., che riferisce gran ragioni in favore, e contro, e nulla decide. Egli infine si determina a numerarle fra' controbandi. Se non lo facea, si sarebbe trovato, che neppur il manico della spada era controbando.
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