(444) Le leggi Romane trattarono con egual rigore il delitto di vender il ferro ai nemici., e quello di vendergli la cote per aguzzarlo: cotem ferro subigendo necessariam hostibus quoque venumdari, ut ferrum & frumentum & sales non sine periculo capitis licet. Dig. Tit. XXXIX. c. 4. l. II.
(445) Ecco le di lui parole: [P. III. C. 12. § 9. n. 4.] Et quia neutrius partis esse debet, & a bello omnino abstinere, neutri etiam suppeditabit quæ directe ad bellum referuntur. Suppeditare hic loci transvehere ad alterutrum hostem significat; nam si qua Gens instrumenta bellica, et cætera supra memorata utrisque bellantibus æquo pretio veluti merces vendat neutralitatem non violat: ed aggiunge nella nota: ad hanc necessariam mercaturæ distinctionem animum non advertisse eos, qui de hac re tam prolixe scripserunt manifeste patet; maxime enim inter se differre videntur exportatio mercium ad hostem meum ab amico vel neutro populo facta, & eorum venditio, quæ ad bellum necessaria, esse possunt.
(446) È mio costante uso, e me ne son trovato sempre bene, quando mi conviene esaminar meco stesso qualche questione di gius, o di morale, vederla sotto l'aspetto il più triviale, e volgare, che io possa: spogliarla d'ogni ornamento di massime, e di sentenze generali, e propormela come s'io dovessi darla a risolvere al più stupido della plebe. Facendo così in questa questione si scopre subito la fallacia della distinzione imaginata dal Lampredi. Io propongo a decider ad un del nostro volgo se possa dirsi, che i cantinieri non provveggono di vino la città di Napoli per la ragion, che aspettano chi vada a comprar il vino alle loro cantine, e che solo i venditori d'olio la provveggono, perchè con un otre addosso lo vanno trasportando, e vendendo casa per casa.
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Romane Gens Lampredi Napoli
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