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      Ma il catrame e la pece non sono anch'essi di promiscuo uso?
      (474) Nel 1661. il Portogallo di fresco sottrattosi dal dominio delle Spagne si trovò forzato per conciliarsi l'amicizia dell'Olanda di stipular con essa un Trattato, nel quale incontrasi per appunto il patto, di cui io ora parlo: eccone le parole. Liberum præterea Belgarum Fœderatorum populo, ac permissum sit præter mercis omne genus, arma etiam, res bellicas, & annonam tam ex Fœderatarum Belgii provinciarum, quam ex aliis quibusvis portubus ac terris in quascunque orbis regiones, & ad quascumque gentes transferre tam inimicas Regi Regnoque Lusitaniæ, quam amicas ac fœderatas. Il più rimarchevole nell'inegualità di questa convenzione è il non vedervisi neppur stabilita la reciprocità: con tanto svantaggio era il Portogallo obbligato a stipulare.
      (475) In fatti ho già di sopra [vedi p. 154. nota 1.] avvertito non essersi mai promessa così iniqua condizione se non se rispetto ai sudditi ribellati. Con costoro, finchè non siano riconosciuti da contraenti come Sovranità legitime ed indipendenti, non vi può esser legame d'amicizia da chi la professi al loro antico Sovrano; non vi sono correlazioni morali; può benissimo un Principe amico di colui, da cui sonosi ribellati segregargli dal commercio co' sudditi suoi, ed all'infuori degli atti di crudeltà, di niente altro possono legitimamente chiamarsi offesi: anzi il trattargli innanzi tempo al pari delle Potenze indipendenti e riconosciute per tali, già oltraggia l'amicizia professata al loro ancor legitimo Sovrano.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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