Dig. tit. eod. l. 5. §. 5.
(483) Verius esse videtur si rem pro derelicto a domino habitam occupaverit quis, statim eum dominum effici. Pro derelicto autem habetur quod dominus ea mente abjecerit, ut id in numero rerum suarum esse nolit; ideoque statim dominus ejus esse definit. Instit. l. II. t. I.
(484) Naturalem autem libertatem recipere intelligitur cum vel oculos nostros effugerit, vel ita sit in conspectu nostro, ut difficilis sit ejus persecutio. Dig. tit. eod. l. 5.
Ex bonis quoque nostris capta definunt nostra esse cum effugerunt nostram persecutionem... Pomponius putat potius nostram manere tamdiu, quamdiu recuperari possit. Tit. eod. l. 44.
(485) Qual uom volgare, ed idiota non comprenderebbe, che a decidere se un animale da lui posseduto, e poi fuggito dalla custodia, abbia a tenersi per rimesso già, o non ancora nella natural sua libertà, è inutile l'indagare se il padrone lo aveva durante lo stato di soggezione ben accarezzato, ovvero straziato? Giusta o ingiusta che siasi stata la fuga di quello, se è morta ogni speranza di riaverlo, già non lo può dir più suo, ed apparterrà a chi lo piglia.
(486) Naturalmente non han luogo quì i termini d'usucapione, o di prescrizione sì perchè derivano questi da costituzioni di gius civile indipendenti dal dritto naturale, sì perchè a voler far valer l'una o l'altra bisognerebbe decidere del giusto titolo iniziale, il che è impraticabile tra enti, che non riconoscono legislatore sopra di loro. Ma può tenersi conto del tempo scorso per giudicar da esso del grado di verisimiglianza, che rimanga al ritorno nel possesso.
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Verius Naturalem Naturalmente
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