Oh atroce, e doloroso contrasto di legislazione!
(565) Cum prorepserunt primis animalia terrisMutum & turpe pecus, glandes atque cubilia propter,
Unguibus & pugnis, dein fustibus, atque ita porroPugnabant armis, quæ post fabricaverat usus.
Horat, serm. lib. I. sat. 3. v. 99.
(566) Qual regolare processura può mai compilarsi contro gente, che maschera la bandiera, nasconde il proprio nome e la nazione, e vagando per lo mare senza certa dimora, non si sà donde venga, nè dove vada, e intanto strada facendo ruba, spoglia, ricatta, prende per forza or la gente, or i viveri, or gli attrezzi di qualunque battimento inerme gli cada trall'unghie?
(567) Ecco la principale e vera cagione, per cui ne' secoli di barbarie, e d'infelicità poteva metter conto a guerreggiare colle piraterie. Lascinsi adunque questi usi alle Reggenze di Barberia. Se ad esse sono decenti ed utili, sono per contrario indecenti e ruinosi alle gran Potenze commercianti Europee.
(568) Nel presente stato d'estension de' commercj, e di progresso nelle manifatture è curioso riflettere all'immensa espansione degli scuotimenti, e de' controcolpi prodotti da qualunque incaglio di esso. Piacemi darne un esempio figurato, ma possibile ad avvenire. Suppongasi la Spagna in guerra colla Republica Veneta, ed una nave Veneziana carica di pannine presa da un armatore Spagnuolo. La lana, e l'olio usato in cotesti panni eran venuti dalla Puglia, l'indaco per tingergli in turchino dalla Martinicca, la rubbia per tinger in rosso dalle Fiandre, la fabricazione poi era Veneziana, il destino a Costantinopoli.
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