Venendo all'armi dar lenti favori alla parte più debole sì per tenergli più in sù la guerra, e fargli consumare, sì perchè le assai forze non gli facessero tutti dubitare, che tu volessi opprimergli, e diventar loro Principe. E quando questa parte è governata bene interverrà quasi sempre, che l'harà quel fine, che tu hai presupposto. La città di Pistoja non venne alla Republica di Firenze con altra arte, che con questa; perchè sendo quella divisa, & favorendo i Fiorentini or l'una or l'altra, senza carico dell'una e dell'altra la condussono in termine, che stracca di quel suo vivere tumultuoso venne spontaneamente a gittarsi nelle braccia di Firenze. La città di Siena non ha mai mutato stato col favor de' Fiorentini se non quando i favori sono stati deboli e pochi: perchè quando e' sono stati assai, e gagliardi hanno fatto quella città unita alla difesa di quello Stato, che regge, Macchiav. Disc. l. II. c. 25.
(654) Mox utrumque consilium aspernatus, quod inter ancipitia deterrimum est, dum media sequitur nec ausus est satis nec providit. Tacito.
(655) Machiav. Disc. Lib. II. c. 22.
(656) Botero della neutr.
(657) Il Guicciardini parlando della condotta, che tennero i Fiorentini nel 1532 dice di essi, che impediti dalle discordie civili ad eleggere la parte migliore non s'accompagnarono col Rè di Francia nè con altri, e la neutralità di giorno in giorno e con consigli ambigui ed interrotti osservando, non mai unitamente deliberando, nè di voler osservare dichiarando offesono non mediocremente l'animo del Rè di Francia, il quale da principio si prometteva molto di loro; l'odio del Pontefice non mitigarono, ed al Rè d'Aragona lasciarono senza averne alcun compenso godere il frutto della loro neutralità.
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