«L'uomo è mortale; Tizio è uomo, Tizio è mortale». Tizio = tutti gli uomini. Cosí ha origine empirico-scientifica (empirico = scienza folcloristica) la formula: «Siamo nati tutti nudi».
Ricordare la novella di Chesterton nella Ingenuità di padre Brown sull'uomo-portalettere e l'uomo-piccolo costruttore di macchine portentose; c'è un'osservazione di questo genere: «Una vecchia dama abita in un castello con venti servi: è visitata da un'altra dama e dice a questa: "Sono sempre cosí sola ecc."; il medico le annunzia che c'è la peste in giro, infezioni ecc. e allora dice "Siamo in tanti"». (Il Chesterton trae da questo spunto effetti puramente novellistici di intrigo).
[Filosofia e democrazia.] Si può osservare il parallelo svolgersi della democrazia moderna e di determinate forme di materialismo metafisico e di idealismo. L'uguaglianza è ricercata dal materialismo francese del secolo XVIII nella riduzione dell'uomo a categoria della storia naturale, individuo di una specie biologica, distinto non per qualificazioni sociali e storiche, ma per doti naturali; in ogni caso essenzialmente uguale ai suoi simili. Questa concezione è passata nel senso comune, che ha come affermazione popolare che «siamo nati tutti nudi» (se pure l'affermazione di senso comune non è precedente alla discussione ideologica degli intellettuali). Nell'idealismo si ha l'affermazione che la filosofia è la scienza democratica per eccellenza in quanto si riferisce alla facoltà di ragionare comune a tutti gli uomini, cosa per cui si spiega l'odio degli aristocratici per la filosofia e le proibizioni legali contro l'insegnamento e la cultura da parte delle classi del vecchio regime.
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