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      Antonio Labriola nello scritto Da un secolo all'altro scrive: «Gli č proprio quel codino di Hegel che disse come quegli uomini (della Convenzione) avessero pei primi, dopo Anassagora, tentato di capovolgere la nozione del mondo, poggiando questo sulla ragione» (ed. Dal Pane, p. 45).
      Questa proposizione, sia nell'impiego fattone da Hegel, sia in quello fattone dalla filosofia della prassi, č da confrontare col parallelo, fatto dallo stesso Hegel e che ha uno spunto nella Sacra Famiglia, tra il pensiero pratico-giuridico francese e quello speculativo tedesco (a questo proposito č da vedere il quaderno su «Introduzione allo studio della filosofia» p. 59).
     
     
      Traducibilitą dei linguaggi scientifici. Le note scritte in questa rubrica devono essere raccolte appunto nella rubrica generale sui rapporti delle filosofie speculative e la filosofia della praxis e della loro riduzione a questa come momento politico che la filosofia della praxis spiega «politicamente». Riduzione a «politica» di tutte le filosofie speculative, a momento della vita storico-politica; la filosofia della praxis concepisce la realtą dei rapporti umani di conoscenza come elemento di «egemonia» politica.
     
      II. Alcuni problemi per lo studiodella filosofia della prassi
     
      Posizione del problema. Produzione di nuove Weltanschauungen, che feconda e alimenta la cultura di un'etą storica e produzione indirizzata filosoficamente secondo le Weltanschauungen originali. Marx č un creatore di Weltanschauung, ma quale č la posizione di Ilici?


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Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce
di Antonio Gramsci
pagine 451

   





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