La distinzione del soggetto dall'oggetto e il principio scientifico che ogni cosa esiste e si svolge per ragion sua propria ed intrinseca (che il sughero, a dirla proverbialmente, non nasce per servir di turacciolo alle nostre bottiglie) ebb'io comune col Kant, ed io in seguito applicai molto studio alla sua filosofia».
Nella concezione di «missione storica» non potrebbe scoprirsi una radice teleologica? E infatti in molti casi essa assume un significato equivoco e mistico. Ma in altri casi essa ha un significato, che, dopo il concetto kantiano della teleologia, può essere sostenuto e giustificato dalla filosofia della praxis.
Sull'arte. Nel capitolo dedicato all'arte, si afferma che anche le piú recenti opere sull'estetica pongono l'identità di forma e contenuto. Questo può essere assunto come uno degli esempi piú vistosi dell'incapacità critica nello stabilire la storia dei concetti e nell'identificare il reale significato dei concetti stessi a seconda delle diverse teorie. Infatti l'identificazione di contenuto e forma è affermata dall'estetica idealistica (Croce) ma su presupposti idealistici e con terminologia idealistica. «Contenuto» e «forma» non hanno quindi il significato che il Saggio suppone. Che forma e contenuto si identifichino significa che nell'arte il contenuto non è l'«astratto soggetto» cioè l'intrigo romanzesco e la particolare massa di sentimenti generici, ma l'arte stessa, una categoria filosofica, un momento «distinto» dello spirito ecc. Né quindi forma significa «tecnica» come il Saggio suppone.
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