IV. La filosofia di Benedetto Croce
Punti di riferimento
Introduzione. Note generali: 1) Appunti metodici (cfr. la nota), 2) L'uomo di partito: il partito come risoluzione pratica di problemi particolari, come programma organico politico (collaborazione a «Giornale d'Italia» conservatore, «Stampa» ecc., «Politica»), il partito come tendenza generale ideologica, come forma culturale (p. 37 bis); 3) Croce e G. Fortunato come «fermenti» (piś che guide) dei movimenti italiani culturali dal '900 al '914 («Voce», «Unitą» ecc. fino a «Rivoluzione Liberale»).
1°. L'atteggiamento del Croce durante la guerra mondiale come punto di orientamento per comprendere i motivi della sua attivitą posteriore di filosofo e di leader della cultura europea.
2°. Croce come leader intellettuale delle tendenze revisionistiche degli anni '900: Bernstein in Germania, Sorel in Francia, la scuola economico-giuridica in Italia.
3°. Croce dal 1912 al 1932 (elaborazione della teoria della storia etico-politica) tende a rimanere il leader delle tendenze revisioniste per condurle fino a una critica radicale ed alla liquidazione (politico-ideologica) anche del materialismo storico attenuato e della teoria economico-giuridica (cfr. nota in margine nella pagina seguente).
4°. Elementi della relativa popolaritą del Croce: a) elemento stilistico-letterario (mancanza di pedanteria e di astruseria), ß) elemento filosofico-metodico (unitą di filosofia e senso comune), ?) elemento etico (serenitą olimpica).
5°. Croce e la religione: a) il concetto crociano di religione lo spunto per il saggio Religione e serenitą č preso dal saggio del De Sanctis La Nerina del Leopardi del 1877 («Nuova Antologia», gennaio 1877), ß) Croce e il cristianesimo, ?) fortune e sfortune dei crocismo tra i cattolici italiani (neoscolastici italiani e vari stadi delle loro manifestazioni filosofiche, filopositiviste, filoidealiste, e ora per un ritorno al tomismo «puro»; carattere eminentemente «pratico» dell'attivitą del padre Gemelli e suo agnosticismo filosofico), d) articoli del Papini e del Ferrabino nella «Nuova Antologia», come manifestazioni eminenti del pensiero del laicismo cattolico quattro articoli della «Civiltą Cattolica» (del 1932 e 1933), tutti dedicati solo all'introduzione della Storia d'Europa; dopo il 3° articolo il libro č posto all'Indice, e) č Croce un riformatore «religioso»? cfr. alcuni brevi saggi pubblicati nella «Critica» in cui si traducono in linguaggio «speculativo» alcuni punti della teologia cattolica (la grazia ecc.
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