Č da pensare che l'attenzione del Croce sia stata attirata dal libro francese mentre elaborava le sue teorie e preparava i suoi libri. Č da ricordare che nel Contributo alla critica di me stesso, nelle ultime righe (1915), il Croce annunzia di voler scrivere la Storia d'Europa. Sono le riflessioni sulla guerra che l'hanno orientato verso questi problemi storiografici e di scienza politica.
L'avvicinamento dei due termini etica e politica per indicare la piś recente storiografia crociana č l'espressione delle esigenze in cui si muove il pensiero storico crociano: l'etica si riferisce all'attivitą della societą civile, all'egemonia; la politica si riferisce all'iniziativa e alla coercizione statale-governativa. Quando c'č contrasto tra etica e politica, tra esigenze della libertą ed esigenze della forza, tra societą civile e Stato-governo c'č crisi e il Croce giunge ad affermare che il vero «Stato», cioč la forza direttiva dell'impulso storico, occorre talvolta cercarlo non lą dove si crederebbe, nello Stato giuridicamente inteso, ma nelle forze «private» e anche nei cosķ detti rivoluzionari. Questa proposizione del Croce č molto importante per intendere appieno la sua concezione della storia e della politica. Sarebbe utile analizzare in concreto queste tesi nei libri di storia del Croce in quanto vi sono incorporate concretamente.
8. Trascendenza - teologia - speculazione. Il Croce coglie ogni occasione per mettere in rilievo come egli, nella sua attivitą di pensatore, abbia studiosamente cercato di espungere dalla sua filosofia ogni traccia e residuo di trascendenza e di teologia e quindi di metafisica, intesa nel senso tradizionale.
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