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      (La quistione del testo del III volume può essere ristudiata ora che si ha a disposizione, come credo, l'edizione diplomatica dell'insieme di appunti e di note che avrebbero dovuto servire alla sua stesura definitiva. Non è da escludere che nell'edizione tradizionale siano stati trascurati dei passi che, dopo le polemiche avvenute, potrebbero avere un'importanza ben maggiore di quella che il primo riordinatore del materiale frammentario potesse immaginare).
      Un tecnico dell'economia dovrebbe poi riprendere la formula generale della legge della caduta tendenziale, che fissa il momento in cui la legge stessa si verifica e criticamente stabilire tutta la serie di passaggi che tendenzialmente ad essa conducono come conclusione logica.
      È da svolgere l'accenno sul significato che «tendenziale» deve avere, riferito alla legge della caduta del profitto. È evidente che in questo caso la tendenzialità non può riferirsi solo alle forze controperanti nella realtà ogni volta che da essa si astraggono alcuni elementi isolati per costruire un'ipotesi logica. Poiché la legge è l'aspetto contraddittorio di un'altra legge, quella del plusvalore relativo che determina l'espansione molecolare del sistema di fabbrica e cioè lo sviluppo stesso del modo di produzione capitalistico, non può trattarsi di tali forze controperanti come quelle delle ipotesi economiche comuni. In questo caso la forza controperante è essa stessa studiata organicamente e dà luogo a una legge altrettanto organica che quella della caduta.


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Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce
di Antonio Gramsci
pagine 451