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      [Le storie d'Italie e d'Europa.] Premesso che le due ultime storie, quella d'Italia e quella d'Europa, sono state pensate all'inizio della guerra mondiale, per concludere un processo di meditazioni e di riflessioni sulle cause di quegli avvenimenti del 1914 e 1915, si può domandare quale preciso scopo «educativo» esse abbiano. Preciso, specialmente preciso. E si conclude che non l'hanno, che anche esse rientrano in quella letteratura sul «Risorgimento» di carattere spiccatamente letterario e ideologico, che nella realtà non riuscí a interessare che ristretti gruppi intellettuali: tipico esempio il libro di Oriani sulla Lotta politica. Sono stati notati gli interessi attuali del Croce e quindi gli scopi pratici che ne scaturiscono: si nota appunto che essi sono «generici», di educazione astratta e «metodologica», per cosí dire, «predicatorii» in una parola. L'unico punto preciso la quistione «religiosa», ma anche esso si può dire «preciso»? La posizione anche nel problema della religione rimane da intellettuale e sebbene non si possa negare che anche tale posizione sia importante, occorre dire che essa è insufficiente.
     
     
      [Il Croce uomo del Rinascimento.] Si potrebbe dire che il Croce è l'ultimo uomo del Rinascimento e che esprime esigenze e rapporti internazionali e cosmopoliti. Ciò non vuol dire che egli non sia un «elemento nazionale», anche nel significato moderno del termine, vuol dire che anche dei rapporti ed esigenze nazionali egli esprime specialmente quelli che sono piú generali e coincidono con nessi di civiltà piú vasti dell'area nazionale: l'Europa, quella che suole chiamarsi civiltà occidentale ecc.


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Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce
di Antonio Gramsci
pagine 451

   





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