Sarà per un'altra volta. Salandra verrà a tempo piú opportuno, quando farà meno freddo, quando forse almeno la temperatura potrà compensare la freddezza — come dire — della cittadinanza.
Certo, torto marcio avrebbe chi pensasse che la procrastinazione si sia avuta per l'ostilità dei socialisti torinesi. Quattro scavezzacolli, questi, e si fa presto a zittirli. La ragion di Stato del rinvio non ha niente di attinente con l'ostilità del Partito socialista. Nessun dubbio in proposito. Salandra non è l'uomo che voglia indietreggiare di fronte a certe minacce. Tutto il suo passato parlamentare sta a testimoniare il suo coraggio di combattente e di duce politico. Forse è solo il timore dei dipendenti che nuoce alla sua reputazione.
Pazienza. Rimandata la visita, è questione di rimandare le accoglienze. E anch'io rimetto il pensiero nell'attesa. La quale — come nel verso di un poeta celebre — adegua... le sorti...
(23 gennaio 1916).
ASINETO
Locale frequentato dai nazionalisti. E andiamo dunque a vederli bene in faccia questi nazionalisti torinesi, che fanno tanto baccano a parole, ma che al momento dei fatti, quando si tratta di far conoscere il loro musetto di bestioline predaci, sanno fare, con tanta ammirevole solidarietà, i pesci. Qualcheduno lo si conosce, che diavolo, per i contatti che bisogna pure avere con la folla. E in qualche nostra incursione nei locali dell'associazione nazionalista, abbiamo anche avuto l'onore di conoscerli in gruppo, [di vederli] applaudire in coro quando non era ancora il momento, per un segnale sbagliato, e voltare verso il muro l'immagine dell'allora voltagabbana Bevione che non riusciva presso il suo direttore ad ottenere un po' piú di reclamina per gli spassetti di lor signori.
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Stato Partito Bevione
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