.. e sembra la voce d'un ignoto mondo lontano, tanto è fioca, tanto è sottile... Chi in Italia sa l'esistenza dei mazziniani? Dei repubblicani si sente ancora qualche volta parlare. Non sono mai riusciti ad afferrare l'attimo favorevole alle realizzazioni e, presi fra l'urto formidabile delle idee e delle forze socialiste, sottraenti ad essi il popolo divenuto proletariato, ed il riavvicinamento definitivo dei ceti borghesi frondisti alla monarchia, simbolo del nuovo organo sociale, essi brancolano e nella agonia tormentosa non sanno neppure morire decentemente. Ma contro di loro, isolati da tutte le battaglie e da tutta la vita, astensionisti per non prestare il giuramento parlamentare, abbrancati alle formule, isterilendo una dottrina di fede e di azione in un vaniloquio senile, vegetano ancora i mazziniani puri. Ah, i puri!... Tutte le idee, tutti i partiti hanno di questi custodi della purità, isterici e fanatici, ragazzacci masturbatori o zitelloni inaciditi, che sono profondamente convinti di aver avuto la missione di propagandare il vero cristianesimo, o la vera repubblica, o il vero socialismo, e salvano ad ogni momento le animucce dai contatti peccaminosi, e schiacciano gli eretici sotto il peso della santa immacolata loro indignazione.
Invano passarono gli anni, ed invano incalzarono gli avvenimenti: i mazziniani rimangono. Ad uno ad uno scompaiono i vecchi fedeli; dalle nuove generazioni non un solo giovine milite viene ad essi, ma i superstiti credono ed attendono.
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