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      In fondo però la cosa piú allegra è questa: che i socialisti torinesi sono un pugno di imbecilli, dominati da un pazzo furioso, in dissidio aspro fra di loro, impotenti ed incapaci, ma non c'è modo di non occuparsi di loro, tanto che tutte le beghe interne, tutti i pettegolezzi piú sciocchi e piú gonfiati, hanno l'onore di essere ospitati e commentati nelle colonne dei giornali cittadini!
      Io, che non credo di essere fra i meno attivi e fra i meno informati della sezione torinese, apprendo sempre una quantità di notizie dall'organetto di Ciriola-Tupin. Apprendo la disavventura della povera commessa, che quei mascalzoni degli amministratori dell'Alleanza pretendono rubi sul peso ai clienti a loro beneficio, apprendo che la mattina del Primo maggio il palazzo dell'Associazione generale degli operai era chiuso, ma che viceversa in una stanzetta erano i caporioni del partito, e poi la scissione insanabile, le dimissioni di molti soci, ecc. ecc.
      Quello che non posso sapere dal foglio nazionalista sono le notizie del suo partito; ad esempio le cause dell'espulsione di Tupin dal gruppo nazionalista, e le vicende del processo di diffamazione del dott. Borini. E chi sa quando leggerò che Cian, Bagnasco e Ciriola hanno cessato di essere interventisti per diventare intervenuti?
      (9 maggio 1916).
     
     
      MAGGIO SEI TU...
     
      L'ora del tempo e la dolce stagione in cui cade, per volere di Giove del fato o di qualche altra divinità meno incorporea, l'entrata in guerra dell'Italia, ha offerto spunti vari ai divi del nostro Parnaso.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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