.. noi no; ma che ci sia un giornalista che scriva di quelle affermazioni...! Senti, caro Brusasco, non ti pare che avrei proprio ragione, almeno questa volta, di dire che Riego Ciriola Tupin è un mascalzone in piena, assoluta malafede? Chi non sa ormai a Torino che le rivoltellate crepitanti sulla forza pubblica non sono mai esistite, che non un solo agente o soldato fu ferito intorno al palazzo di corso Siccardi, che il processone fu, con opportuni cavilli procedurali, messo a dormire perché la gonfiatura non poteva reggere al dibattito piú superficiale?
Quando oggi un giornalista, mentendo sapendo di mentire, continua a mettere in circolazione invenzioni (chiamiamole cosí) di tale fatta, che cosa devo, che cosa posso fare io? Dimmelo, pacato e cortese amico. Posso prenderlo a calci nel sedere, posso sputargli sul muso, posso staccargli le orecchie dalla testa? O mi conviene accendere tranquillamente la sigaretta, e le gambe distese sul divano guardare il fumo salire e dileguarsi, e pensare che cosí passano leggere e senza traccia le sciocchezze di Ciriola?
Dammi un tuo consiglio, o dolcissimo amico...
(30 maggio 1916).
IL SACRO CUORE DI GESÙ
Il «Momento» di lunedí ci annuncia che è stata «ricostituita» la sezione elettorale del Sacro Cuore di Gesú. È una bella notizia. Non c'è molto da scherzare sull'azione attivistica che vanno svolgendo i cattolici in quest'ora. Di fronte al flagello immane piegano le menti e vacillano i cuori, e gli uomini sentono vivo ed irresistibile il bisogno di aggrapparsi alla speranza di un'altra vita eterna, migliore di quella che venti secoli di cristianesimo hanno saputo dare all'umanità. Ed i preti fondano sul misticismo, rinascente dalla vigliaccheria collettiva, le loro speranze.
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