Perché, nel regno d'Italia, c'è una categoria di persone, che vestono in borghese ma hanno nel portafoglio una patente, ai quali è permesso ciò che a tutti gli altri è proibito, ed i cittadini devono sapere che essi hanno nel portafoglio la patente, e devono sopportare di essere malmenati, derisi, bastonati, senza avere il diritto di protestare. Perché — e questa è la ragione di maggior peso — gli italiani hanno cosí poca coscienza di ciò che veramente è la libertà, da permettere che una ristretta categoria di persone, per lo piú fior di bricconi e schiuma di fogna, sia fuori del diritto comune e possa sottrarsi a quelle sanzioni punitive che la coscienza universale crede giustificate contro tutti i comuni malfattori.
(22 agosto 1916).
IL CONSUMO DELLE BANDIERE
I
L'assessore Cauvin riferisce:
Dall'inizio della nostra guerra a tutti gli edifici municipali venne esposta e lasciata in permanenza inalberata la bandiera nazionale. Ciò fu causa di deperimento dei drappi, tanto che ora occorre addivenire ad una completa sostituzione delle bandiere delle scuole primarie, medie, istituti speciali e servizi diversi.
Già la Giunta nella riunione del 29 maggio u. s. disponeva perché alla chiusura dell'anno scolastico le bandiere completamente logore venissero rimosse, riconoscendo la necessità di una nuova fornitura.
Per dotare le scuole e i servizi pubblici di nuove bandiere e per una sufficiente scorta di magazzino occorre la provvista di metri mille di saia lana bianca, di metri mille di saia verde, e di metri millequattrocento di saia rossa.
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