47) del bilancio in corso a favore dell'art. 8-C del bilancio stesso; salvo il disposto dell'art. 183 della legge comunale e provinciale. Col prelievo di cui sopra, il fondo di riserva rimane di lire 135 090,10.
(23 agosto 1916).
II
L'assessore Cauvin ha riferito sullo storno di ventimila lire dal fondo di riserva per provvedere al consumo delle bandiere ed altrettanti generi di chincaglierie municipali, e non vi è dubbio che la maggioranza consiliare approverà la sua solerzia nel risolvere il sempre piú difficile problema dei... consumi. La giunta si mantiene in carattere, non vi è dubbio. L'altro ieri il sindaco alla rappresentanza dei tranvieri recatasi nel suo studio rispondeva con una frase austeramente spartana: «Ho deciso la piú stretta economia; per amore del risparmio non ho neppure piú fatto lavare le strade, quantunque l'igiene della città lo richieda. Bisogna che tutti facciano dei sacrifizi: i torinesi dell'igiene, i tranvieri dei loro bisogni piú urgenti, come io pure ho fatto sacrifizio di tutte quelle pubbliche manifestazioni di giubilo (banchetti, bicchierate, ecc.) che pure per il decoro della città e del suo primo magistrato, sarebbero indispensabili». Un sentimento cosí serio del decoro è veramente commovente. La bandiera è senza dubbio come il pennacchio di Cirano. Bisogna che essa non sia mai bruttata di sudiciume. Dicono che le bandiere dei reggimenti siano piú gloriose quanto piú sono sbrindellate [cinque righe censurate]. Ma la città non è un campo di battaglia, ed il decoro vuole i drappi ben rilucenti e mondi, la bandiera che si deteriora al fronte interno è un'altra; è composta della folla multicolore.
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Cauvin Cirano
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