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      La sua bandiera è purissima, il suo pennacchio nitidamente candido; la sua canonizzazione non può mancare. Leggete le sue pagine: quante bellissime idee, quale onestà, quale fermezza di carattere! Come non essere solidali, come non aborrire tutto il resto, purulenza marcia di giolittismo, di südekumismo venduto; ser Ciappelletto è veramente abile, è veramente, democraticamente nel solco delle belle sante tradizioni.
      Come sanno i lettori che egli è ser Ciappelletto tacendo? Tace che il deputato Corniani lo ha bollato di cattiva amministrazione, perché la cattiva amministrazione sua non è prova di disonestà, come sarebbe in un qualsiasi amministratore socialista. Tace quando gli azionisti della Fiat ricorrono a delle curiose manipolazioni di bilancio per occultare i sopraprofitti o frodare le leggi, perché la Fiat non è mica in mano ai tedeschi. Tace che i gesuiti si sono impadroniti di una chiesa, e tendono a monopolizzare l'istruzione religiosa torinese, perché i gesuiti... sono stati soppressi dalla legge Pinelli e quindi non si può trattare che di invenzioni spiritose. Tace quando un suo collaboratore diventa rappresentante di una ditta austriaca, perché il suo collaboratore non è mica un socialista ufficiale come l'on. Rondani. Tace quando la Navigazione Alta Italia decide di spartirsi i trenta milioni di onesti guadagni, perché il console del Belgio non è... un tedesco, e un anglo-brasiliano non è Otto Joel. Tace tante cose ser Ciappelletto, mai suoi programmi sono sempre lí a dimostrare la sua intemerata coscienza, il suo illimitato patriottismo.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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