Intanto il fatto scandaloso non era avvenuto né per il «Giornale» di Carlo Minetto, né per la «Gazzetta del Popolo» di Delfino Orsi. I due giornali non pubblicarono la notizia dello scioglimento, non trovarono lo spazio per dar luogo all'interrogazione dell'on. Grosso-Campana. Incominciarono a sentir rumore solo il 4 settembre, di fronte al comunicato della Stefani, ma neppure il 4 settembre la «Gazzetta del Popolo» di Delfino Orsi fece il nome dell'«Alta Italia», sebbene, con la solita faccia tosta delle donne di marciapiede, commentasse il decreto, dichiarandolo opportuno, ed aggiungesse: «Abbiamo a suo tempo segnalato questo ripiego troppo evidente (artificiosi aumenti di capitali, ecc.); ma non si adottň allora alcun provvedimento». Cosí l'onesto giornale di Delfino Orsi, degnamente accoppiato con quello di Carlo Minetto, salvava la faccia, alla moda cinese. E l'11 settembre cambiava formato, aumentando le sue colonne ed il suo spazio, malgrado il deficit di 250 000 lire annue dei giornali di media tiratura.
Fatta questa parziale cronistoria dello svolgersi dello scandalo «Alta Italia», rileggiamo il «Mattino» e riflettiamo sull'esempio tipico che il giornale napoletano, cosí profondo in materia di indipendenza giornalistica, porta a suffragare il suo grido d'allarme. E traiamo dai fatti le conseguenze logiche, e notiamo le coincidenze di date, di giornali, di nomi. E ci sorgono dei dubbi tremendi. Temiamo che la logica e la mania di dedurre ci conducano troppo lungi. Che sia possibile.
| |
Carlo Minetto Popolo Delfino Orsi Stefani Popolo Delfino Orsi Italia Delfino Orsi Carlo Minetto Italia
|