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      Il canto di domani tanto non sarà dolcificato dalla limitazione odierna di zucchero.
      (23 ottobre 1916).
     
     
      L'ORDINE DEL CRISANTEMO
     
      Si prepara la giornata del crisantemo. L'iniziativa è dovuta all'Unione liberale monarchica, in pieno accordo con le associazioni cittadine e colle autorità. Vorremmo sapere se fra queste associazioni sia compresa la Lega industriale. Perché vogliamo regalare al comitato organizzatore un'idea, che ci è nata dalle meditazioni sulla sua iniziativa, sullo scopo di questa iniziativa, sul fiore che certamente mercoledí trasformerà la nostra città in una enorme serra, vivacemente lugubre. L'onore che si vuole tributare ai morti, non deve far dimenticare i vivi. I soldati morti al fronte, o per ferite riportate al fronte, non devono far dimenticare i demiurghi che nelle città creano armi per la vittoria. La Lega industriale deve essere nello stesso nostro ordine di idee. Ebbene, il crisantemo può servire ad onorare tanto gli uni che gli altri. Il suo nome ci ha suggerito l'idea: crisantemo, fiore d'oro. Si crei l'ordine del crisantemo. La nazione deve riconoscere in modo tangibile la benemerenza dell'industria nazionale. Sempre, nella storia, la devozione a un'idea ha fatto creare un ordine cavalleresco. Si creino i nuovi cavalieri del crisantemo. Una nuova aristocrazia si sta formando. In due anni è stata rivoluzionata la stratificazione economica della borghesia. I nuovi ricchi non devono andare confusi coi vecchi ricchi. La nuova ricchezza non è stata accumulata coi vecchi farisaici modi dello sfruttamento del lavoro; il plusvalore ha solo poco a che vedere con esso, che si è nutrito di sole idee, di soli sacrifici, che si alimenta del sangue purpureo degli eroi.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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