(6 gennaio 1917)
FIGLIO DI POVERI...
Figlio di poveri e onesti genitori, come egli stesso ama ricordare di essere, ogniqualvolta vuol tagliar corto alle discussioni imbarazzanti, l'avvocato e professore Costanzo Rinaudo è riuscito a diventare col sudore dei gomiti, piú che coi frutti della sua intelligenza, quel che suol dirsi una personalità spiccata. La semplice elencazione dei suoi titoli fa spavento. A vederlo assiso tranquillamente al suo seggio di assessore delle finanze, roseo e paffuto, non si crederebbe che quell'uomo dalla voce melata e dall'aria di chi sopporta con rassegnazione il contatto impuro con le tante miserie che gli fanno corona, faccia tutto il lavoro che la sterminata quantità delle sue incombenze richiederebbe. Eccone uno specimen. L'avv. prof. Costanzo Rinaudo è assessore delle finanze di Torino, un comune che ha, secondo l'ultimo censimento, 476 000 abitanti. È presidente della commissione per la raccolta di fondi nel Comitato municipale per l'assistenza alla famiglia del soldato. È membro di cinque commissioni municipali, alcune delle quali molto importanti: commissione per l'istruzione, per la biblioteca, per la sezione Risorgimento, per la denominazione delle vie, per la sorveglianza sugli asili infantili sussidiati dal comune. Rappresenta il comune, come capoluogo di provincia, nella giunta provinciale per le scuole medie, e nella commissione amministrativa del consorzio universitario. È membro della commissione d'ordinamento del museo nazionale del libro, della R. Deputazione di storia patria, della commissione per il regesto di documenti storici sul Piemonte nel Risorgimento italiano, della commissione per l'assegnazione delle borse di studio per la R. Scuola superiore di commercio, ed è consigliere della Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano.
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