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      Per sapere che la saccarina era innocua bisognava, nella Verbicaro-Italia, essere diabetici. La conoscenza della veritą scientifica era in funzione del diabete, del maggior o minor numero di diabetici che aveva la ventura di accogliere nel suo seno la popolazione italiana.
      Tutte le mele fradice degli orti italici [due righe e mezzo censurate] furono scagliate sugli scienziati tedeschi. Pfui, gli scienziati tedeschi. Pfui, la scienza tedesca asservita al militarismo prussiano. La scienza italiana č povera, ma onesta; č misera, non ha i laboratori, i gabinetti, i seminari della scienza tedesca, ma č disinteressata. La scienza italiana č fiera della sua indipendenza morale. Ripone solo nella ricerca della veritą oggettiva lo scopo della sua esistenza, della sua attivitą. La scienza italiana non č ancella del militarismo aggressivo, č ancella del fisco. Si preoccupa del pareggio del bilancio statale. Riceve la parola d'ordine dai contabili del ministero delle finanze. Non pubblica manifesti collettivi per proclamare il buon diritto della nazione in armi; si accontenta per venti, trent'anni di seminare l'odio per la polverina, la paura degli untori.
      Ora che il fisco deve rivendere lo zucchero sottocosto; ora che la mancanza dello zucchero irrita anche la proverbiale pazienza del contribuente italiano, e minaccia disordini, e rompe qualche vetro; ora la scienza italiana scopre che «gli esperimenti clinici e di laboratorio sulla saccarina, ed il largo uso che in altri Stati si fa di tale prodotto, escludono che esso sia di danno all'organismo». E cerca di disfare il lavorio gią fatto, e fa pompa della sua funzione educativa sulle masse, e agita la fiaccola disperditrice delle tenebre e della superstizione.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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