Perché si sa benissimo che mentre sono mille e mille i rivoletti per i quali gli spezzati possono lasciar Torino, non c'è nessun fiume che li riporti, perché il fiume regale, lo Stato, è in periodo di secca. Gli Alphonses sanno tutto ciò, e perciò gridano all'untore: la folla crede sempre un po' agli untori, fino a quando almeno il lazzaretto non sia piú capace di contenere ammalati.
(29 marzo 1917).
SERIETÀ
È incominciata la settimana di Passione. Passione di Cristo nelle nenie catarrose dei vecchi parroci e delle beghine tabaccose, passione dei bambini e dei giovinetti che i familiari costringono a compiere quelli che si è soliti chiamare doveri religiosi. Li abbiamo già visti per la strada molti di questi bambini, candidovestiti, con la palma nelle tenui dita, testimonianza vivente della vanità delle loro madri. E fra di essi c'erano anche dei figliolini di proletari, e forse fra di essi c'era anche il figliolino di qualcuno di quei proletari che piú strillano di anticlericalismo e di laicità. Non potremo mai abbastanza ripetere ai nostri lettori che essi hanno specialmente il dovere di porre d'accordo la teoria con la pratica. E non si tratta di settarismo né di costrizione della libertà di alcuno. Si tratta di una pura e semplice questione di serietà. È necessario che anche l'uomo partecipi alla vita familiare per ciò che riguarda l'educazione dei figli, e non lasci alla donna il monopolio della formazione intellettuale e del carattere dei bambini. E vi partecipi con le sue idee e i suoi principi, che, essendo improntati allo spirito di libertà, non possono che giovare all'educazione delle nuove generazioni.
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