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      L'idea repubblicana, superiore alla contingenza del Traditore, del Galantuomo e del Buono, era per loro cosa sorda e inerte. Il contenuto della mentalità politica borghese è il trasformismo, cioè il piú triviale degli empirismi politici. Alcuni pseudosocialisti di ieri erano solo borghesi della tradizione trasformistica che avevano cambiato il bazar delle contingenze; il loro cervello era rimpinzato di viete oleografie proletarie, e perciò si dicevano socialisti. E continuano ora: giudicano i socialisti con questa mentalità trasformistica ed empirica. Non hanno altro criterio di distinzione e di giudizio che il fatto singolo, isolato. Perciò se voi dite che il parroco di Peretola è un galantuomo non potete che essere clericali. Se riconoscete che Paolo Boselli non ha ucciso sua madre, che ci sono tra gli interventisti e specialmente tra gli intervenuti dei cuori semplici di eroi, i quali non si sono trasformati da pseudodemocratici in imperialisti, da pseudosocialisti in protezionisti sul modello ultimo patentato dal successo siderurgico dell'«Idea nazionale», voi non potete essere che degli ipocriti o dei poveri martiri del domenicanesimo di Costantino Lazzari. Il vostro cervello organizzato fortemente intorno a un'idea, e non miserabile poltiglia idolatra della contingenza, non può essere compreso da questi iloti ubriachi. Essi non comprendono che un'idea supera i fatti di una determinata contingenza per creare altri fatti diversi e superiori. Che pertanto è avversaria in solido, non in ispecie, è avversaria per ciò che di normale, di eterno c'è nei fatti, non per ciò che può esserci di brillantina occasionale [dieci righe censurate].


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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