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      E dal luddismo, cioè dalla distruzione, si passò al socialismo, cioè all'emancipazione. Bisogna ora chiudere tutti gli spiragli del nostro spirito ad ogni penetrazione del luddismo che minaccia.
      [Quattro righe e mezzo censurate] il buon gusto, l'arte, il patrimonio estetico dell'umanità.
      Il proletariato non ha alcun interesse a distruggere un patrimonio che dovrà ereditare per ingrandire e per generalizzarne il godimento.
      [Cinque righe censurate].
      (16 febbraio 1918).
     
     
      VOLGARITÀ
     
      Mi sono svegliato oggi con un'incoercibile tendenza ai pensieri volgari. Il ventre ha preso il sopravvento sul cervello, l'argomento dell'inutilità sull'argomento della bellezza. La città mi appare non piú come un monumento inanellato in un'aiuola fiorita, ma come una cascina circondata dall'orto rustico. Abbiamo noi diritto alla bellezza, quando ancora non è esaurito il compito dell'utilità, possiamo, senza rimorsi, sperdere fatica e lavoro per una bella costruzione, quando ancora la metà degli uomini non ha ancora abitazione sufficiente, possiamo preoccuparci di una bella balconata quando ancora i nove decimi delle case non hanno il cesso inglese? Pensieri volgari, preoccupazioni antiestetiche, ma che volete? Stamane esse mi assillano, non riesco a liberarmene; la volontà non riesce a farle tacere, a sbarazzarne le circonvoluzioni cerebrali.
      Al Valentino si seminano patate. Coppie di buoi procedono robustamente a dissodare il terreno che ha alimentato finora radici di fiori, che è stato ricoperto dei teneri velluti di erbetta tosata, nei quali i bimbetti in gala rincorrevano i graziosi canini, e canini di razza, nei quali la notte.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





Cinque Valentino