Ho pensato che l'Italia è diventata una delle piú ricche nazioni del mondo, con tanta acqua d'aprile, e che potrebbe compiere un bel gesto: i giornali hanno pubblicato il bilancio russo, cento miliardi di passivo, tre miliardi di attivo. L'Italia che ha un bilancio meno rivoluzionario, meno bolscevico, dovrebbe fare il bel gesto di colmare lo spaventevole deficit della Russia socialista. Coi giochi di parole degli economisti-giornalisti e con l'acqua d'aprile il bel gesto costerebbe piccolo sacrificio.
[Sessantadue righe censurate].
(30 aprile 1918).
TRUFFATORI
«Ignoti» hanno truffato alcune migliaia di lire a dei faciloni che avevano alcune migliaia di lire da farsi truffare.
Gli ignoti hanno giovato all'economia nazionale. Hanno giovato al risanamento del costume. Le vie della provvidenza sono infinite: anche i truffatori possono essere utili.
Hanno inferto un rude colpo all'istituzione nazionale del lotto. Hanno inoculato del veleno nell'organismo amministrativo del lotto: cosa farà lo Stato per immunizzare il veleno? Dovrà aumentare le spese generali, il lotto sarà meno produttivo, un velo opaco si stenderà su questo specchietto per le magre allodole italiane.
Bisognerebbe scrivere un elogio di questi ignoti truffatori. Essi sono da considerare, all'infuori di ogni valore umano individuale, come pure forze meccaniche che operano ciecamente, determinando conseguenze incontrollabili e irriversabili. Esiste un male organizzato potentemente: il lotto. È un bubbone purulento, un fomite di corruzione, di immoralità: non è solo un portato del basso costume, è anche un conservatore del basso costume.
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