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      Ebbene, quella bandiera, obiettivamente rossa, andò sotto il santissimo sacramento e fu consacrata dall'aspersorio di un cardinale.
      Non bruciò la ferita, non sentí la carne viva il morso salso dell'acqua santa; non c'era ferita, non c'era carne viva, il rosso era obiettivamente rosso come il sugo di pomodoro.
      E la bandiera continuò a bighellonare tra le molte, le troppe altre bandiere. Iniziata, la carriera degli onori è facile e vellutata. Andò ad inchinarsi dinanzi al prefetto; la ferita non senti slargarsi i lembi sanguinolenti dalle mani proterve, non zampillò piú vermiglio il sangue. Anzi le molte, le troppe bandiere si unirono piú strettamente e la innata simpatia strinse il nodo della gamma dei tanti colori. La bandiera fu assorbita, il poco rosso obiettivo si confuse ancor piú nella girandola; un papavero in una cesta di barbabietole e insalata.
      Povero colore del sangue vivo, povero colore delle bandiere solite a rimaner sole, povero colore che nelle moltitudini sembri una ferita recente. In quella moltitudine, tra le molte, le troppe altre bandiere, scomparivi, scialba, assorbita nella gamma della girandola, slavata dall'acqua dell'aspersorio di un cardinale; ma hai iniziato la carriera, farai fortuna, poiché ti accontenterai del tuo scomparire, poiché non domandi che di dissolverti, proprio come il sugo del pomodoro, saporito condimento per gli stomaci robusti, che hanno molto, troppo appetito.
      (26 giugno 1918).
     
     
      S. PIETRO O LA BOHÈME?
     
      Scrive il «Momento»:
      Nell'Ospedale della Croce Rossa Westen-Eden a S. Remo è ricoverato il soldato mitragliere Franco Galeoni rimasto muto in seguito allo scoppio di una granata al fronte.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





Ospedale Croce Rossa Westen-Eden S. Remo Franco Galeoni