Ma il redattore, che sa il suo mestiere, ha introdotto nell'articoletto una frase discreta ed insinuante, che dà qualche modo ai cristiani lettori di pensare che un intervento soprannaturale non è del tutto da escludere. «In occasione della ricorrenza di S. Pietro...» Perché l'altro ieri non era il 29 giugno, era la festa di S. Pietro. E come si può escludere che S. Pietro abbia proprio voluto scegliere il giorno del suo onomastico per manifestarsi?
È proprio cosí invece; il miracolo è avvenuto il giorno di S. Pietro, che è un gran santo... dunque?! La Bohème, la musica, il tumulto dei ricordi che essa suscitò, la scossa nervosa prodotta dall'onda dei suoni o dalle rimembranze, non sono che le misere spiegazioni che la positiva scienza umana può dare del fenomeno, non sono che i mezzi di cui s'è servito l'onnipossente per acconsentire al suo portinaio di farsi ricordare dagli uomini, che lo hanno degradato da santo di prima classe, che non accordano piú alla sua festa lo statale e civile riconoscimento. «La ricorrenza di S. Pietro...»: ecco la spiegazione vera... e se voi, increduli e scettici uomini del secolo XX, imbarbariti dal positivismo, dal materialismo, non la accogliete, è perché Satana ha ottenebrate le vostre menti, chiusi i vostri occhi allo splendore della verità cristiana, che ha bisogno di molta fede per essere accettata e compresa...
Restituire la favella ai muti era una volta solo dato ai profeti e agli dèi. E Cristo fu riconosciuto Dio per avere compiuto un tale miracolo.
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