La Lega d'azione (!) antitedesca ha già condensato in un ordine del giorno l'impressione di questo disagio che si comunica e si diffonde dall'Alpi al Lilibeo, e la Lega che è d'azione domanda azione: censura per i resoconti giornalistici del processo per i fatti d'agosto, censura in tribunale per gli imputati, per i testimoni di difesa, per gli avvocati; censura per le sedute d'udienza, che dovrebbero essere tenute a porte chiuse; censura per i censori che non sanno censurare.
La Lega d'azione (!) antitedesca ha ragione. Essa continua la sua azione, essa sviluppa la logica della sua azione e del pensiero (!) che anima lo spirito degli uomini che ne fanno parte.
Il pensiero è questo: «La parola è l'azione. La parola è tutto. Il mondo è una parola. L'Italia è una parola. La guerra è una parola. I cittadini sono parole. La resistenza è una parola. La disfatta è una parola».
Il sole camminava. Giosuè disse: Fermati, o Sole! e il sole si fermò, in virtú di quell'alta parola. Piú tardi qualcuno pose in dubbio la «fermezza» del sole, e il sole divenne capriccioso. Ma Galileo sostenne: Eppur si muove! e la partita fu vinta definitivamente. La parola è tutto: ferma e fa muovere il sole.
Questa concezione lessicografica del mondo e della storia ha un grande fascino e una imponente dignità. Il materialismo storico la spiega: ognuno ha la concezione del mondo corrispondente al sistema di vita pratica che segue. La Lega d'azione (!) antitedesca è guidata dal prof. Vittorio Cian. Il prof. Vittorio Cian è un uccellatore di parole: la parola è tutto.
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