Pagina (637/742)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E questo sapere potrebbe trasformarsi in ritegno, in meno scrupoloso adempimento del mandato preciso. Il bravo è ignorantemente obiettivo, è ignorantemente scrupoloso nel non aver scrupoli.
      [Dodici righe censurate].
      (3 agosto 1918).
     
     
      UN DRAMMA
     
      Una moglie che fugge con l'amante, abbandonando nel lutto e nella disperazione l'inconsolabile consorte? Coltellate, revolverate che due creature umane si sono reciprocamente scambiate, persuase ognuna di non poter piú vivere se l'altra continua a mangiar pane e vestir panni? No, no, il dramma non è un comune dramma da romanzo d'appendice.
      Esso si è svolto in un giardino, in una breve zolla della superficie terrestre, recinta di muraglie, che chiamo giardino perché pensiero alcuno di utilità non ne ha mai scalfito la crosta. La vita sociale si spezza contro le muraglie, non penetra neppure con un mormorio indistinto. La vita sociale è il peccato, la vita individuale stessa è peccato, che si sconta macerandosi il corpo, imprigionandosi volontariamente entro le muraglie di sasso e calcina ed entro muraglie piú spesse e impenetrabili: dell'oblio, dell'ignoranza. Esistono ancora, nel centro stesso delle città piú moderne e piú ferventi di operosità, questi buchi dove si rifugiano gli ultimi relitti del bizantinismo claustrale, del cristianesimo opaco, irriducibile anche alle piú elementari tendenze riformistiche che il cattolicismo ha prodotto nel suo seno, e dalle quali è stato tanto trasformato e sempre piú sta per esserlo.
      Il giardino è l'ultimo pezzo di mondo frequentabile, illuminato da una grande finestra, dal quale, incorniciato dai quattro muri, l'occhio umano può ancora affisarsi a mirare il quadro che incessantemente si trasmuta: un lembo di cielo dove il pennello del vento distende le tinte cupe delle nuvole, o spazza, lasciando che piovano i raggi splendenti del sole, o pallidi e tremuli delle stelle.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





Dodici