Il giudice Emanuele Pili ha scritto una commedia dialettale: Bellu schesc' e dottori! (che bel pezzo di... dottore!) L'esclamazione potrebbe essere la conclusione critica della lettura di una sentenza, cosķ com'č il titolo di una commedia.
(20 ottobre 1918).
LE VIE DELLA DIVINA PROVVIDENZA
L'Alleanza cooperativa ha votato 5000 lire per l'edizione torinese dell'«Avanti!», e il «Momento» ne prende lo spunto per un predicozzo alla borghesia torinese. La borghesia torinese non ha ideali morali e politici, č grettamente egoista e materialista; molti degli individui che la costituiscono fanno i loro acquisti nei reparti dell'Alleanza e per risparmiare qualche soldarello i vili incoscienti contribuiscono alla floridezza della istituzione socialista, dando ai socialisti i mezzi per la propaganda rivoluzionaria antiborghese, per l'odio, la catastrofe, l'immoralitą, il materialismo, il ventre e altre voci del repertorio.
Gli scrittori del «Momento» sono cattolici, ma non conoscono la dottrina cattolica sulla Divina Provvidenza, le cui vie sono infinite. Pensate: la borghesia capitalistica, per instaurare il suo dominio, dissolve gli istituti feudali che vincolano la proprietą privata e la costringono all'immovibilitą: il servo della gleba e l'operaio delle corporazioni cittadine, che partecipano della natura giuridica feudale della proprietą privata (con la nazione bene patrimoniale del sovrano) vengono anch'essi liberati e la forza lavorativa diventa merce esportabile e trasportabile nei mercati piś redditizi.
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