La stirpe teutonica, vinta militarmente dalla virtú dei discendenti di Mario, vuole salvare le sue posizioni facendosi uno strumento della pietà: tutta la manovra è stata preparata con la precisione accurata e metodica propria delle razze inferiori come la germanica. Lo Stato germanico di Berlino abilmente è riuscito a far sí che l'Intesa non permettesse all'Austria di incorporarsi alla Confederazione tedesca; l'Austria è cosí rimasta avulsa da ogni sistema economico.
Una città di tre milioni di abitanti, costituitasi nei secoli con una sua figura e una sua funzione particolare nell'Europa, si è trovata, da capitale di un aggregato di cinquanta milioni di uomini, ad essere la capitale di un aggregato di sei milioni. Vienna si decompone, la sua compagine umana si dissolve; i bambini muoiono, muoiono le donne; la popolazione langue e si esaurisce in una prigione economica senza possibilità di evasione. La guerra continua, implacabile; la distruzione del nemico procede inesorabile. I viennesi dovranno abbandonare la loro sede abituale come un giorno gli ebrei abbandonavano la Palestina; l'emigrazione si è iniziata con l'esodo dei bambini, con l'esodo dei piú deboli, dei piú indifesi che sciamano in cerca della pietà internazionale.
I proff. Cian e Romano si sono fatti un cuore di pietra nella pratica del Fascio di combattimento: essi scendono in lizza contro i bambini di Vienna; essi mobilitano i bambini del Belgio e del Veneto contro i bambini di Vienna, essi svelano il piano pangermanista, che, complice il Pus italiano, vuole annientare la vittoria italiana e il primato dell'Italia nel mondo.
| |
Mario Stato Berlino Intesa Austria Confederazione Austria Europa Palestina Romano Fascio Vienna Belgio Veneto Vienna Pus Italia
|