Alfredo Frassati divenne cosí, in un primo tempo, popolarissimo tra i dotti commessi delle dotte librerie della dotta Germania. È noto il sistema brevettato presso i bassi agenti di commercio: chiedere una merce come cliente per poterla collocare come piazzisti, domandare per offrire. Il giovane avv. Alfredo Frassati domandava in tutte le librerie germaniche «la traduzione tedesca del celebre libro sul suffragio femminile dovuto alla dottissima penna dell'illustrissimo giurista italiano Alfredo Frassati»; il giovane avv. Alfredo Frassati era divenuto l'incubo dei dotti commessi delle librerie germaniche, ma neppure tanta colossale mole di seccaggine riuscí a porre in movimento la macchina della legge economica della domanda e dell'offerta.
Il libro dell'avv. Alfredo Frassati non fu tradotto in tedesco, le riviste giuridiche tedesche non se ne occuparono per nulla, i registri bibliografici non lo registrarono, e il giovane avv. Alfredo Frassati non poté mettere insieme i titoli necessari e sufficienti per divenire professore in una università italiana. Cosí avvenne che l'indifferenza dei commessi delle librerie tedesche sconfisse l'industre spirito di iniziativa del tenace avvocato biellese; cosí avvenne che l'Italia ebbe un professore di meno, ma ebbe ieri un direttore di giornale di piú ed oggi un ambasciatore di piú. Sconfitto dai commessi di libreria, l'avv. Frascati ritorna in Germania ambasciatore del potente Stato italiano, vittorioso nella guerra mondiale; eliminato dalle aule accademiche entra nelle aule governative; la paziente iniziativa biellese ha, in un secondo tempo, profligato la ottusa indifferenza dei commessi di libreria germanici.
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