Si capisce, eziandio, perchè in Italia, dove i delitti sono così abbondanti, sorgano tanto numerosi gli avvocati e criminalisti geniali, quali un Beccaria, un Romagnosi, un Ferri, un Garofalo, un Pagano, un Ellero, un Carmignani, un Carrara.
Così si spiega come negli Ebrei, tanto dediti al commercio, fossero e siano tuttora numerosi i grandi economisti. Basti citare Marx, Lassalle, Ricardo, Loria, Luzzatti. Ricardo non fu certo inspirato dal padre, nè può dirsi che abbia avuto eredità geniale; ma è certo che, avendo preso parte ai commerci e alle speculazioni del padre, banchiere olandese, partì dalle pratiche commerciali alle applicazioni economiche, e questo ci spiega come correggesse gli errori degli economisti teorici contemporanei e come tutte le sue opere sentissero le origini e le ispirazioni pratiche, sfuggendo in seguito a grandi avvenimenti commerciali, come la crisi monetaria del 1800.
CAPITOLO III.
Vantaggi dell'agiatezza e della miseria.
Così dicasi della ricchezza. Spesso il benessere favorisce il genio.
Pascal riteneva che una nascita distinta conferisca a venti anni, nella stima e nel rispetto degli altri, una posizione che i diseredati mal riescono a raggiungere a quaranta.
Che cosa sarebbe avvenuto di Meyerbeer senza la ricchezza, di Meyerbeer che aveva una produzione così laboriosa ed il cui genio si esplicò solo viaggiando e vivendo in Italia?
Ma tutto ciò va inteso con molta circospezione, perchè quanti genî, invece, non furono guastati dalla ricchezza e dalla potenza!
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