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      Gianni (Biografia universale) divenne poeta quando lesse l'Ariosto; egli allora, poco pił in lą dell'etą della pubertą, improvvisņ versi prima ancora di aver imparata l'arte di comporli.
      Lagrange non aveva grandi attitudini per gli studi: il suo genio si rivelņ al secondo anno di liceo quando lesse uno scritto di Halle; gettņ gił allora il suo Primo saggio sul metodo delle variazioni.
      Rusckin, dall'aver veduto a 15 anni, una sera d'estate del 1833, da un elevato giardino di Sciaffusa, come confessa nel suo volume del Pręterita, gl'illimitati, alti, affilati contorni delle Alpi disegnarsi sul cielo rosso, ebbe l'ispirazione di quella nuova estetica che sviluppava pił tardi.
      In questi casi non č che la sensazione abbia provocato il genio, ma fu l'occasione, perchč si rivelasse e s'incanalasse in un dato indirizzo; essa ha determinato, insomma, un individuo, predispostovi organicamente, a rivolgersi, a salpare per quella mčta, d'onde le circostanze, l'educazione, ecc., tendevano forse a deviarlo.
      Cosģ Darwin, come dicemmo, era predisposto alle grandi sintesi naturalistiche dall'ereditą atavica, essendo parecchi dei suoi avi indirizzati verso la stessa sua strada, e l'ingegno suo gią precocemente se ne era rivelato, fino a un certo punto, con l'idea di ottenere piante colorate; ma, come egli confessava(14), tutta l'educazione ch'egli ricevette non influģ per nulla nei suoi studi: il punto di partenza della sua grande creazione fu il Viaggio della Bearle, e l'intenso desiderio di far questo viaggio gii venne dall'aver avuto fra le mani, nel tempo della pubertą, un libro sul Viaggio intorno al mondo.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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