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      Due fratelli ed una sorella in età pubere, fissatisi in mente di trovare la dirigibilità dei palloni volanti, di cui avevano letta una descrizione,, rubano cinquanta lire al padre ed abbandonano la casa, lasciando scritto che non torneranno se non dopo essersi arricchiti con la fatta scoperta.
      Il figlio d'un maestro di campagna dai 10 ai 12 anni s'immaginò di diventare ricco e potente, e, per farsi credere tale, pagava il biglietto del tram il doppio, rubava in casa denari che spendeva senza ragione.
      Uno studente dai 13 ai 14 anni sognava di dettare opere grandiose, ma intanto rubava denari a casa e li spendeva senza ragione o davali in dono al primo venuto.
     
     
     
      CAPITOLO VIII.
     
      La pubertà nei degenerati.
      Psicopatie sessuali.
     
      1. La pubertà nei degenerati. - E qui alcuni ci obietteranno: Mentre nei genî la coincidenza con la pubertà e coll'ispirazione è generale, quella della pazzia e della criminalità è parziale, poichè accresce appena di un tanto per cento la cifra media, ed è transitoria, nè lascia nella vita dell'individuo l'impronta che vi lascia il genio.
      È facile, però, il rispondere che questo fenomeno, di così poca importanza per gli uomini medi, ne assume una enorme e costante nei degenerati.
      Difatti, le psicosi più gravi della pubertà, quelle che più facilmente finiscono in demenza, sono ereditarie, degenerative. Kahlbaum ed Ecker descrissero un'ebefrenìa, o pazzia della pubertà, da causa ereditaria con alterazioni del sentimento e delirî di peccato che finiscono in demenza; anche Clouston ammette una psicosi della pubertà, grave, con deliri eretico-religiosi, con intermittenza di sintomi, guarigione solo nel 51%: e anch'essa a fondamento ereditario.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





Ecker Clouston