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      Ricordiamo Mozart compositore a 5 anni, e Gassendi predicatore a 4, e Pico della Mirandola che conosceva, parecchie lingue a 10 anni, e Kotzebue che fece a 3 anni la prima commedia (26). Haller a 4 anni spiegava ai domestici la ballata; a 15 anni aveva scritto tragedie e poesie. Ampère da bimbo con stecchi, fagioli e pietre, prima di conoscere le cifre, aveva sciolti problemi aritmetici. Haendel compose a 10 anni dei mottetti, a 14 l'operaEdmond Rameau; a 7 anni era forte nella musica come Haidn e Beethoven, a 5 e a 6 come Cherubini. Quando si volle insegnare l'alfabeto a Victor Hugo, si trovò ch'egli l'aveva appreso da sè. E questa precocità i genî l'hanno spesso per l'amore: Rousseau a 11 anni, Dante a 9, Canova a 5, Byron a 8(27).
      Ora la precocità è appunto un carattere dei selvaggi, è un carattere degenerativo che si nota appunto nei criminali (dal 31 al 45%) e nella donna criminale va fino a provocarne la mestruazione due anni prima della media(28).
      Ed anche i grandi delinquenti si mostrarono tali ora allo sviluppo della pubertà, ora un po' prima. Lasagna tagliava la lingua ai buoi e la inchiodava sui banchi a 11 anni; Cartouche era ladro a 11 anni; Boulot a 13.
     
     
     
      CAPITOLO IX.
     
      Impressioni tardive.
     
      Viceversa, qualche volta l'impressione fecondatrice del genio avviene molto più tardi dell'epoca pubere; ma ciò si spiega, perchè le circostanze avevano impedito che avvenisse il contatto creatore o che questo fosse fecondo, male essendovi preparato l'individuo, Starbuck osservò anche nelle conversioni qualche caso di tardività; dopo, cioè, i trent'anni; ma quando l'estrema povertà o circostanze straordinarie di famiglia obbligavano l'individuo a occuparsi solo delle questioni più urgenti della vita e comprimevano nella prima giovinezza ogni alito ai grandi ideali.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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