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      In alcuni di questi casi l'influenza della pubertà, fu pure grandissima; ma non si manifestò se non quando una grande occasione determinò lo scoppio della genialità.
      Così Lacordaire dalla prima confessione a sette anni aveva avuto un'impressione tanto enorme, che predicava in modo commovente in una cappella privata ai suoi famigliari. A 12 anni rinasce in lui di nuovo il fervore religioso, dopo la prima comunione, che - scrisse egli - fu l'ultima gioia della sua vita: poi diventa avvocato, ha successi fragorosi; ma tutto a un tratto, a 20 anni, è preso ancora dal fervore religioso, che determina la sua carriera e si fa sacerdote. Evidentemente se egli vi si decise già adulto, i più grandi stimoli gli nacquero alla pubertà ed anzi prima.
      Berlioz a 12 anni aveva composto una pastorale; piena la testa di classici e di medicina per suggestione del padre, pur ricade innamorato della musica a 14 anni, quando gli viene alla mano un foglio di musica di ventiquattro spartiti, il che gli fece vedere quante variazioni musicali potevano stare in poche linee. Se la passione musicale scoppiò più tardi, la fermentazione erasi già fatta nella sua testa nell'epoca pubere; tuttavia egli si era di nuovo adattato a studiare medicina ed anatomia: fu solo a 17 anni, quando sentì le Danaidi, che cominciò a odiare ogni cosa che non fosse la musica: fu (confessò egli) come chi, non avendo visto fino allora che barchette, si trovasse su una immensa nave; non dormì, non mangiò per parecchi giorni; lasciò infine gli studi medici e divenne il grande compositore che tutti conoscono.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





Lacordaire Danaidi