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      Palissy racconta che a 25 anni vide una coppa così smagliante, così bella, che gli venne nel pensiero di fare gli smalti, malgrado non avesse conoscenza nè di terre argillose, nè di ceramiche, e si mise a disfare vasi di terra, a sminuzzarli; anche l'idea dei suoi celebri giardini gli venne sentendo da lungi certe vergini cantare il trentaquattresimo salmo, e subito gli venne in mente di dipingere in un quadro i paesaggi che il poeta vi evoca, ma poi, pensando che non sarebbe stata opera duratura, volle costrurre un giardino come l'aveva dipinto il profeta.
      Victor Hugo concepì l'idea(29) del poema: Les orientales, che è il primo suo grande lavoro ed è tutto smagliante di luce, alla vista d'un tramonto d'estate. Intendiamoci bene però: l'idea germogliava già nella mente; ma quello stimolo, di cui il cervello abbisognava per produrre il capolavoro, gli venne di là; e quando lo componeva, andava ogni sera nei dintorni di Parigi a veder calare il sole e sentirne gli effetti.
      3. Altre volte, invece (il caso è però rarissimo), a uomini mediocri, o quasi, si presenta una circostanza così importante, che li spinge alla scoperta anche senza il genio e senza l'emozione; e questo in ogni età della vita.
      I due fratelli Mellius, olandesi, nel decimosesto secolo studiano medicina e matematica l'uno, la fabbricazione degli occhiali l'altro: un giorno, mentre Giacomo col fratello Adriano beveva ad una brocca di birra, vide battere attraverso a questa il martello sulla campana della chiesa. "È impossibile!


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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