Seguendo il consiglio di Lichtenberg, cerco per prima cosa nell'alfabeto l'iniziale del suo nome; una speciale simpatia mi trattiene alla lettera G; provo ad aggiungere a questa un'altra lettera, e mi fermo all'E. Ma prima che io abbia aggiunta la lettera R, sento pronunciare a me il nome di Gerson,ed eccomi liberato dall'imbarazzo. Uscendo di casa, ho incontrato una persona che mi ha parlato di qualche affare; tornato a casa mi occupo di cose importanti, e dimentico tutto ciò che mi è stato detto. Non senza dispetto, mi sforzo invano di ricordarmene; finalmente mi accorgo che il mio pensiero rifà tutta la strada percorsa nel venire a casa; a quel dato crocicchio rivedo quella persona, che mi ripete la sua comunicazione.
Specialmente nel primo caso, se una volta è avvenuta l'esperienza, ed è stata stabilmente acquistata al nostro pensiero, è facile proseguire un procedimento sistematico, perchè si sa già che un nome deve constare in un determinato numero di lettere. Ma tosto si riconosce che il lavoro di combinazione potrebbe assumere enormi sproporzioni, se il nome fosse un po' lungo, e un po' meno favorevole ad esso la nostra disposizione mentale.
Non è condizione necessaria allo svolgersi del procedimento sopra prescritto, che esso si compia rapidamente e per intiero in un solo cervello, o che occupi per secoli l'intelletto di una lunga serie di pensatori. Lo stesso rapporto che esiste tra un indovinello e la parola che lo scioglie, esiste tra il moderno concetto della luce ed i fatti verificati da Grimaldi, Römer, Huygens, Newton, Yoring e Fresnel, e solo coll'aiuto di questo concetto, risultato da una lenta evoluzione, noi possiamo comprendere con la mente una vasta cerchia di fatti
| |
Lichtenberg Gerson Grimaldi Römer Huygens Newton Yoring Fresnel
|